Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Il castello di Machilone, nel 1213, contava 23 signori ed oltre 200 vassalli. In Terra Camponesca, provincia di Rieti. Lì mossero gli aquilani nel 1299. Lo assaltarono, depredarono di ogni cosa e, non contenti, lo incendiarono per lasciare solo macerie fumanti. Agli abitanti superstiti che non furono passati con le armi, gli venne intimarono di andare via e non costruire più castelli. Gli aquilani assediarono per ben nove settimane la fortificazione prima della capitolazione. “ Andò il Comune dell’Aquila contro di quel Castello e avuto dal re ordine di desistere, alcuni cittadini ostinati proseguirono nell’assedio. Mantennero quivi l’oste nove settimane fino a che lo presero a patti; nel dì primo d’Agosto festivo a S. Giusta protettrice di Bazzano. Con protervia non furono poi osservati i patti ma preso appena fu messo a guasto, incendiato e gettato a terra, dato a sacco quanto ci era e fin le donne che pur erano di qualità, condotte all’Aquila”. (Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi).

Le immagini di Piazza Machilone, L’Aquila, successive al sisma del 2009.