Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La città ideale e il suo paesaggio – territorio.

L’ipotesi è che il bassorilievo denominato rilievo Torlonia dal Fucino, appartenente all’incile claudiano, rappresenti la città di Angizia. Altre ipotesi suggeriscono invece che si tratti di Anxantium o di Alba Fucens. La cortina di conci in pietra finemente lavorati e squadrati si appoggia alla porta d’ingresso della città con un arco (si sviluppa in altezza) a tutto sesto di una torre rompitratta, con merlatura e punti di osservazione. La perimetrazione fortificata muraria prosegue nella cinta che sale e forma un angolo consolidato e armato. Nella parte alta, sommitale, della difesa cittadina, con le feritoie, la merlatura di protezione e di avvistamento. Le case all’interno della città, allineate (sembrano seguire le curve di livello del suolo), si configurano in una maglia urbana ortogonale, come un castrum romano (accampamenti fortificati). Le strade sono d’impianto ortogonale e parallele tra loro con archi sottopasso che si appoggiano alle stesse case. Si evidenzia anche un teatro nel paesaggio circostante. La campagna simboleggiata con case sparse protette da muri di contenimento della scarpata, boschi e radure, un fiume e il suo ponte. In evidenza un edificio di culto su due piani, con un enorme colonnato e statue. L’alto basamento su cui sorge contribuisce a sorreggere i due piani edificati con un cortile, il tempietto e una scalinata di accesso.