L’esorcismo, la rinuncia a Satana.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Bisogna prima rinunciare a Satana con l’esorcismo e poi per re volte immergersi nella vasca battesimale. Il Battistero Neoniano o degli Ortodossi a Ravenna, corpo di fabbrica sopravvissuto, forse il più antico monumento ravennate sopraelevato su un Bagno romano tra il IV e il V secolo. Nel Battistero quindi il complesso rito del battesimo. Altri corpi di fabbrica sono andati persi: catecumenio, consigliatorum e il vestiarum. I giovani si spogliavano, si lavavano, poi unti di olio e infine immersi nella vasca battesimale appunto tre volte. Nell’edificio gli archi di scarico, i nicchioni, le finestre ad arco tutto sesto, le lesene in ogni lato dell’ottagono. L’interno. I mosaici. La cupola musiva raffigura San Giovanni Battista che battezza Cristo. La fascia sottostante i dodici apostoli, le foglie d’acanto, il ritmo dinamico delle figurazioni nell’atto di avanzare mostrarsi e mostrare. Le otto lucerne, le tarsie marmoree, gli affreschi pompeiani, gli otto cibori, plutei, le transenne in una visione con i marmi e le tessere di grande impatto comunicativo. Infine la vasca battesimale con marmo greco e porfido del V secolo. Il riferimento al numero otto dell’impianto ottagonale dell’edificio è riferito ai sette giorni della Creazione e poi l’ottavo giorno con la Resurrezione e la Vita Eterna.