Campo Imperatore, Gran Sasso d’Italia.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Controlla, ma ne resta defilato e quasi indifferente, la mandria di cavalle e puledri allo stato brado: la sua famiglia allargata. Il Pascolo. Si stacca, lo stallone, sterza poi la sua massa muscolare, poderosa si avvicina, annusa, cerca incuriosito e non teme ma non io, sempre più vicino il contatto e forse pensa che possa dargli il sale “dell’incredulità”, sì, di quell’incontro resto fermo, ravvicinati, quasi ci sfioriamo, è un niente… Le narici e i suoi grandi occhi, il muso, la testa vigile come un radar la gira, allunga il passo, il galoppo fino a scomparire e raggiungere i suoi, infine, tra le gobbe del prato- pascolo e le quinte all’orizzonte di monte Prena: un altro Gran Sasso…