Testo e Fotografia Vincenzo Battista.
Provincia di Gerona, capoluogo della Comarca. Spagna.
Il museo dedicato a Dalì è in definitiva un’opera d’arte, vive i uno spazio – visione – tempo che muta, diviene, irrompe nella psicologia e cosmologia di Salvador Dalì, lui, il più irruento, irrequieto, irriverente, impertinente, insolente, sfacciato, impudente del Surrealismo europeo. Non si potrà mai conoscere Dalì a tutto tondo, non resta che viaggiare nel suo “emporio” delle meraviglie visive e concettuali, poiché lì da qualche parte, nel museo, aleggia il suo spirito (come Mago Merlino) di alchimia delle arti visive e profezia del visionario materico. Nell’universo dei linguaggi non solo delle avanguardie del Novecento, senza tempo e domicilio, Dalì preconizza nel suo “domicilio”, nell’io più profondo, un genere umano in quel labirinto delle passioni ricercate nel sogno che diviene ragione e poi pittura, performance e tanto, tanto ancora, senza fine…