Fotografia Vincenzo Battista.

Le immagini dall’elicottero intorno al massiccio del Gran Sasso d’Italia: Corno Grande e Corno Piccolo. Pilota Giogio Zecca.

La prima ascensione della vetta del Gran Sasso d’Italia fu effettuata da Francesco De Marchi il 19 Agosto 1573. Il racconto della Portella.

La Portella è posta sulla dorsale occidentale del massiccio del Gran Sasso, a quota 2385 m. s.l.m.

“A questa Portella si vede una cosa, che non trovo in luoco nessuno, dovegl’huomeni calano giù di questa montagna con tanta velocità, che gl’Uccelli non possano volare più forte, e questi sono d’un Castello nominato La Pietra Camea, li quali stanno per sententrione al Corno Monte. Questi vivano di mercantia di panni grossi, li quali sono nomati Carfagni. Questi passano alle raddici di detto monte et arrivano apanni calano giù sopra la nieve gielata, e vengano trè miglia. Poi questa Portella. Qui gettano i ruotoli del panno giù per un vallone ripidissimo, et quelli gl’huomeni si pongano à sedere, bene stretti insieme, et anno un bastone tra le gambe con un ferro al capo, et alli calcagni certe punte di ferro lunghe un nodo di dito. Si lassano venir giù per quel vallone dove i panni vanno innanzi loro calano trè miglia e mezo in un’ottavo d’hora sù per la nieve ghiacciata et abbracciati stretti insieme con un braccio, con l’altra mano tengano un’hasta sotto la coscia manca, e quando si vogliano rattenere alquanto dalla grandissima velocità alzano la mano”.

“Et portano pericoli di morte rispetto ch’alle volte si staccara un puoco dinieve della Portella, et quella fa un ballone, o un montone, e li coprisse sotto, et ivi muoiano. Ancora vi è pericoli la state. Tempesta e vento tanto grande e furiosa che ammazzo dieci cavalli (e) dodici buovi che pascolavano in detta montagna della Portella. I guardiani si salvarono in una piccola grotta, e con fatica assai. Tanto fu grande il vento, che portò via i montoni del grano che erano falciati”.