Testo e fotografia Vincenzo Battista.
Azienda ovina di Francesco Santarelli. Bagno, frazione dell’Aquila.
“Il mazzo” per battere i pali nel recinto degli armenti, la campana messa al collo del montone castrato per richiamare la mandria al pascolo, la “Secchia” in rame per la mungiture degli armenti, la forbice per tosare le pecore, le “cuvelle” per legare sacchi e oggetti ai lati del basto dell’asino, le secchie per il trasporto del latte, i “cerchi” in legno di faggio per dare la forma al formaggio durante la sua lavorazione.






