Testo e fotografia Vincenzo Battista.
Quel momento, esattamente quel momento plastico cristallizzato nel bronzo – non lo sapranno mai i Romani – ma è l’eternità, “l’istante” è l’eternità. La trasmissione della cultura classica. Non c’è discontinuità. Il lungo processo storico arriva fino a noi, la materia argilla è prima modellata, poi il bronzo in fusione. E ancora, davanti a queste sculture: “Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te…” (Friedrich Nietzsche).