Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Gli abitati storici compatti delle dorsali appenniniche interne della conca aquilana e le cordigliere calcaree montane riflettono condizioni di opposizione. I borghi compatti sul piano urbanistico e i lineamenti paesistici aperti e spaziali in relazione alle tecniche di produzione. La forma dei campi, quindi aperti e nastriformi, sprovvisti di qualsiasi recinsione poiché la loro larghezza è contenuta e molto inferiore alla lunghezza. Strisce di terra di oltre 200 metri in lunghezza e da tre a quattro metri circa in larghezza, come si può osservare nei piani occidentali del Gran Gasso d’Italia, si adattano al dislivello del terreno nelle definite conche carsiche. L’orientamento era dato dai solchi dell’aratro a chiodo a tiro animale .Il camminamento di uomini e animali in una stretta carrareccia situata al fondo del piano coltivo a forma di cucchiaio.L’estrema frammentazione era conseguenza della suddivisione del terreno ai figli maschi in età di matrimonio. Il tracciato nastriforme dei terreni delle “pezze” risulta ancora oggi legato a quell’economia di sussistenza e al consumo diretto dei prodotti agricoli. Le pietre tolte dai terreni per bonificarli venivano trasportate nei borghi per edificare le abitazioni.