Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Improvvisano e subito partono… Inizialmente parlano e poi cantano. Elaborano pensieri in rima, rapidamente in ottave sullo sfondo di una natura malinconica sono i poeti a braccio abili, sensibili e anche sarcastici se devono battersi in duello, nelle gare, che possono essere interminabili, anche dentro la notte fonda e non si possono fermare, con le rime baciate, le sfumature, le ironie, sottili nei raffinati temi della loro vita in forma poetica, non scritta della tradizione orale del canto e delle genti con poche risorse economiche: contadini e pastori dell’Alto Aterno, l’ambito geografico di grande tradizione della transumanza verso la Campagna Romana e nell’agricoltura delle povere terre da coltivare. Lì si riuniscono i cantori delle storie senza tempo.