Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Un medioevo sentimentale soprattutto di corpi femminili che vogliono essere maschili e viceversa, ambientazioni in dialogo con una natura matrigna, architetture e interni di ispirazione Decadente. Il ruolo dei Preraffaelliti tra passioni e desideri, umanità e sentimenti si rincorrono per essere in un mondo che non vogliono, trasfigurato e disarmante per loro. Confraternita nell’epoca Vittoriana nata nel settembre del 1848 e sviluppatasi ed esauritasi in Gran Bretagna. Nei suoi ideali aspira a ricreare la purezza antiaccademica che gli esponenti di questo movimento riconoscevano nelle opere create prima di Raffello Sanzio. Dominante nei quadri è la bellezza androgina, rincorsa nelle modelle – compagne degli artisti che diventano muse, streghe in un erotismo algido nel culto romantico e nella fascinazione della morte: sensi, sensualità, apocalittiche pose, atteggiamenti equivoci ma accattivanti, la natura è sullo sfondo e nella sua fascinazione si muovono gli sguardi, le debolezze, la carnalità resa cromatica, spirituale passione.