Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Racconta una fiaba.

Il bosco di ghiaccio respira e muta lo sappiamo, si trasforma e scompare ma non nelle fiabe. Un labirinto in inverno per quegli esseri particolari che si facevano largo tra le candele gelide delle meraviglie, nascosti ci spiavano. Le cascate di ghiaccio, la loro dimora, ma prima avevano seguito il corso d’acqua che si era fuso sulla roccia in tanti ghiaccioli: restavano immobili quei cilindri trasparenti di tanta forza e saggezza, presidiavano e poi scendevano giù dalla rupe come pinnacoli dello stupore, torri dell’incanto vestiti di bianco e turchino dai mille riflessi. Il bosco di ghiaccio era il presidio di quelle strane creature partorire dalle acque del Gran Sasso d’Italia. Una di loro si fece coraggio, uscì dal bosco di ghiaccio, e lentamente ci venne incontro per…