Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Il locale si presenta con un camino in pietre e calce, e ai lati le nicchie per la conca dell’acqua, i ripostigli per tenere caldi gli alimenti sopra le “fornacelle”. Nello stesso ambiente la mangiatoia che accoglieva quattro animali. L’unicità del locale rurale con due funzioni: si preparava il cibo e, lo stesso ambiente, aveva anche l’uso della stalla per la mungitura e ricovero degli animali. La costruzione così come si dispiega rappresenta un uso promiscuo, e pertanto un valore inusuale dell’organizzazione di una società allargata ai vari componenti della famiglia e alle persone che lavoravano i campi della valle Subequana. Al piano superiore della stalla un ampio pagliaio che, con un’apertura, permetteva lo scarico del fieno nel locale sottostante.

Un particolare ringraziamento a Luigino Barbati.