Il diario autografo. La ricerca sul campo.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Un brano di un diario autografo, autore Luigi Antonacci, rinvenuto durante le fasi della ricerca sul campo per il volume “La Civiltà del territorio”. Pagine fitte scritte a mano, aspetti inediti emergono in relazione alla vita quotidiana, la montagna e soprattutto il borgo di Rocca Calascio (Aq). Un brano, una breve cronistoria della vita di Luigi, una testimonianza che lascia il segno e ci fa meditare sul nostro tempo di facebook, post, linguaggi visivi e multimediali di istagram, social network.

“Rocca Calascio, frazione di Calascio; piccolo borgo di contadini privo di scuole e di qualsiasi altra comodità, situato a millequattrocento metri di altezza. Per qualsiasi cosa si avesse bisogno bisognava scendere a Calascio situato a duecento metri più in basso. La Rocca, come tutti erano soliti chiamarla, ai miei tempi era abitata da quindici famiglie quasi tutte brave e orgogliose, i contadini erano forniti di tutto ciò che occorreva al loro lavoro, tutti avevano due muli di cui non si poteva fare a meno per tirare l’aratro e caricare la roba, tutti possedevano pecore e muli, oltre ai maiale e le galline. I Roccolani rispetto ai Calascini si trovavano più vicino ai terreni da coltivati in montagna, i Calascini al tempo della raccolta quando dovevano caricare la roba alle aie del paese potevano fare due viaggi, mentre i roccolani potevano fare anche tre…

Luigi Antonacci, diario, Calascio.