Testo e fotografia Vincenzo Battista.
Un paesaggio tanto conosciuto quanto misterico. Le conche carsiche, il bosco, le falesie del massiccio, gli insediamenti umani in quota e i luoghi di aggregazione. Tutto sembra ordinato, composto, la natura risponde al suo principio. Tutto sembra ordinato ma l’ordito, la tessitura di un mondo parallelo che si muove repentinamente da sempre abita questi luoghi avvolti, per chi li sa osservare, di un immaginario, fantastico destino di un tempo altro che non ha mai smesso di esistere negli strati più profondi delle “storie”, ancora da narrare.