La capanna in pietra a secco. Gran Sasso d’Italia.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La capanna in pietra a secco ricovero e rifugio di uomini e animali sul declivio della dolina per controllare lo stazzo, il recinto con i capi ovini. Costruita a base quadrata, unicellulare, con un accesso sormontato da una lunga pietra: l’architrave. La copertura in travi di legno di faggio e vegetazione di felce e rami, leggermente inclinata per far defluire l’acqua piovana. Nelle pareti interne, incassati, i ripostigli per gli oggetti e le candele. L’ingresso veniva chiuso con una porta di pali e rami intrecciati. All’interno trovavano posto anche quattro pastori nella veglia notturna.