La fiaba. Il lupo e i sei bambini.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

“La prima volta del lupo con i bambini che non li mangia…”.

La fiaba dell’Alto Aterno. Abruzzo.

Nella notte di Natale, si racconta, molti e molti anni fa, era caduta tanta neve che aveva quasi ricoperto il paese. La temperatura talmente bassa in tutta la zona che la fontana del paese si era gelata. Le vie strette del borgo e le porte delle case ricoperte dalla coltre di neve. Tutte le persone anziane avevano raggiunto la chiesa per la messa della Mezzanotte Santa. Un lupo, mezzo morto dalla fame e dal freddo, sceso dai boschi dell’Alto Aterno, a stento camminando e barcollante, entrò in paese per trovare qualcosa da mangiare. Girò tutte le vie fino a quando vide un uscio appena socchiuso da cui proveniva la luce, lentamente allora entrò nella cucina della casa dove c’erano sei bambini che giocavano intorno al fuoco del camino, mentre aspettavano il rientro dei loro genitori. Il lupo aveva i denti attaccati dal freddo e quindi non poteva azzannare i bambini, diranno i piccoli più tardi. Li vide, il lupo invece li ignorò e s’allungo steso davanti al fuoco per scaldarsi. Lentamente il lupo si addormentò ma ogni tanto apriva gli occhi per vedere i bambini che gli urlavano: “ Caccau, cacau, cacau au focu”, che significa cattivone, cattivone cadi nel fuoco! Dopo la messa Santa di Mezzanotte i genitori uscirono dalla chiesa e si avviarono verso la loro abitazione. Videro però le orme del lupo che aveva lasciato nella neve sulla stradina che porta alla loro casa. Spaventati a morte per la paura che il lupo avesse fatto del male ai bambini, iniziarono a urlare e a correre verso la porta. Il lupo da tutto quel fragore si svegliò appena in tempo per uscire dall’uscio socchiuso e scappare via, mentre tutti gli uomini del paese si erano armati di bastone per ucciderlo… Ognuno tragga le proprie conclusioni!