Testo e fotografia Vincenzo Battista.

I confini che sembrano invalicabili, la percezione emozionale della montagna e il suo cammino, l’attesa finalmente di un punto visivo per guardare, la traccia delle impronte senza tempo che hanno attraversato da sempre i luoghi della montagna. Noi, la montagna, il nostro tempo stipato lì, quasi inconfessabile.