Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Il castrum, la fortezza, luogo di prigionia dall’alta cinta muraria, la rocca di Fumone rispondeva ad una struttura medioevale in posizione elevata rispetto al borgo sottostante. Due cinte in pietra a secco difensive: una per il villaggio e la seconda per Arx Fumonis, appunto il castello. Prigione pontificia per detenuti politici, nel 1121 fu luogo di reclusione e morte dell’antipata Maurizio Boldino ( Gregorio VIII). Nel castello, oggi museo, si conservano reperti archeologici, pitture e sculture. Il giardino pensile è stato realizzato dalla famiglia Longhi nel seicento sul modello del giardino all’italiana. Nella rocca vi fu rinchiuso papa Celestino V, per ordine di Bonifacio VIII, dopo la rinuncia al papato. All’interno l’impianto museale la sala degli Stemmi, l’archivio del castello, il pozzo delle Vergini, la sala dei Cesari, la biblioteca del castello, la sala degli antenati, il santuario di Celestino V (dopo una prigionia durata dieci mesi, morì a Fumone il 19 maggio del 1296), la sua cella della reclusione e le reliquie, la sacrestia e infine il giardino pensile.