Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Con il Rinascimento non solo il Neoplatonismo con la “Visione” del mondo classico e la fruizione filologica dei classici greci e latini, il fiorire delle lettere e della vita civile in una concezione etica e immanente, oltre ai campi dell’arte e della cultura, si afferma la conoscenza del mondo naturale: si studiano animali, piante e il corpo umano con illustrazioni di un mondo non più immaginario. A questo si aggiunge la scoperta delle Americhe e il Nuovo Mondo (contesto: Secondo Rinascimento) con una quantità di dati conoscitivi che si riversano in Europa con grande stupore di medici, farmacisti e naturalisti. La città di Bologna e Ulisse Aldrovandi scienziato, coniugano – chiamiamola avanguardia – il sapere e la dottrina riferita in primo luogo al patrimonio di oggetti, immagini, manoscritti e libri: un deposito di eccezionale valore scientifico conservato, che segna lo sviluppo e la nascita della scienza moderna. Animali e piante sono studiati dal vero, così come il corpo umano su elementi comprovati e fattuali che portano a teorizzare metodi applicativi nella medicina. Un particolare studio viene rivolto al cannibalismo, ossia la pratica di scuoiare gli umani portati a morte e mangiare gli organismi del corpo. Le stampe d’epoca visualizzano questa prassi presente nel Nuovo Mondo, appena scoperto.