Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Molti e molti secoli fa, quell’acqua del torrente di miliardi e miliari di molecole disciolte aveva subito un esorcismo nei mulinelli inquieti e nei vortici tumultuosi visibili e sommersi. La vita di quel fluido magico che scorreva da tempo immemorabile aveva preso il sopravvento sulle tenebre, la morte dell’oscurità era stata sconfitta, e l’acqua quieta e calma, finalmente luminosa, piena di luce e splendore, continuava a scorrere e vivere di immortalità raggiunta insieme a tutti gli altri elementi della natura, tanto che a quella storia fantastica potevi anche avvicinarti, quasi toccarla… proprio così. Ancora adesso, se osservi attentamente, puoi scorgere nel letto del torrente le lunghe mani che prendono forma nell’acqua limpida, le dita si allungano, ti vengono vicino, vogliono toccarti, per dialogate con te e dirti…