Testo e fotografia di  Vincenzo Battista.

Nella piramide alimentare sono arrivati prima loro, i predatori, che stanno al vertice; poi via via gli altri, a turno, a scendere, rispettando la catena alimentare, fino agli uccelli. I lupi si sono addirittura acquattati, e dentro la carcassa si sono infilati: hanno aperto un varco per mangiare le interiora prima, e poi la carne intorno alle costole in una caverna scavata dentro il ventre della mucca, poco prima al pascolo: una dispensa unica, una rarità da queste parti per i lupi che forse hanno rotto il cerchio di difesa che dispone la mandria; ultima difesa, estrema, per proteggere al centro i vitelli. Ma qualcosa non andato per il verso giusto.

 

I Piani del laghetto di Camarda, a 2000 metri, pendici di Monte Jenca. La pelle riveste ancora per poco la carcassa dell’animale sbranato nei pascoli del Gran Sasso d’Italia.

 

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