“Quel bambino sono io…”.

Testo di Vincenzo Battista.

La manopola dello starter della moviola ha appena acceso i primi fotogrammi in bianco e nero di “quell’ago nel pagliaio” che finalmente, dopo molti tentativi, siamo riusciti a trovare nell’Istituto Luce S.p.a. di Roma, emerso da una cineteca imponente sfuggita in parte ai bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, ancora tutta da inventariare ed aggiornare, ci dicono. Anno XV° dell’Era Fascista, ” numero 1055″ è scritto nella “pizza”, ma le immagini che scorrono sono datate intorno al 1929, poiché solo dal 1932 è subentrato il sonoro nei cinegiornali Luce, passato allora alle dipendenze del Ministero della cultura popolare “per la propaganda politica e la diffusione della cultura attraverso la cinematografia”, e poi perché qualche bambino, scopriremo dopo, si è riconosciuto, ma accadrà che si farà avanti…, mi chiamerà, dopo. La coltivazione dello zafferano”: così titola il film Luce che in nove minuti e sedici secondi trascina le eccezionali immagini filmate e montate con grande maestria, di un altopiano di Navelli con i paesi e la lunga strada brecciata percorsa dai carri agricoli (si scorge San Pio delle Camere, Civitaretenga, Caporciano e la chiesa di Madonna Centurelli) e il suo carico di contadini, comparse, ingaggiate ” al canto delle campagne d’Abruzzo, con la letizia nel cuor”, è scritto in uno dei molti quadri didascalici che appaiono nel filmato. Ma adesso quel bambino… Sono passati pochi minuti dalla presentazione del volume “La terra dello Zafferano” nel castello Santucci a Navelli ( 27 aprile 1991, presente l’antropologo Alfonso Di Nola), insieme al documentario ritrovato nell’Istituto Luce, proiettato su un grande schermo davanti a tante persone che a stento la sala poteva contenere. Si avvicina un uomo anziano, mi chiede di rivedere il filmato, lo faccio, partono di nuovo le immagini sulla raccolta dello zafferano, poi mi dice “fermati”. Blocco su una immagine, lui alza il bastone, indica: “Quel bambino sono io…”.

Le immagini.

I fotogrammi del  documentario.