I racconti delle Malecoste.

Testo e fotografia di Vincenzo Battista.

Il vitello nato da poche settimane scalcia, non vuole farsi prendere in località “Torretta” (1717 m.), galoppa sul prato, ma poi sfiancato si ferma. L’allevatore mi mostra sulla zampa posteriore la carne asportata, i morsi, il sangue che scende sulla zampa. Ha avuto fortuna, dicono. I lupi, attaccando, hanno provato a separarlo dalla mandria che ha resistito, formando una linea di difesa con dietro i vitelli. E’andata bene. Dovrà essere medicato giù a valle in questa montagna della sopravvivenza, della lotta, ma anche dello spirito, dei grandi scenari emozionali che declinano sui due versanti, mito della contemplazione: un grande parco letterario, di micro storie e visitazioni, “incontri” che inglobano tutto il versante occidentale del Gran Sasso fino all’insediamento dei casali di San Pietro, fino alla chiesa costruita in pietre della Jenca e alle piccole narrazioni che raccontano il rapporto particolare, denso di aneddoti, e un nome: San Giovanni Paolo II.