Ritorno al Medioevo: le torri, missili di potere scagliati nello spazio urbano.

Testo e fotografia di Vincenzo Battista.

Le torri di Bologna, strutture verticali lanciate in alto come predominio, simbolo di potere e supremazia nella citta da parte delle famiglie nobili. Siamo intorno al XII e il XIII secolo, la torre dalla famiglia Asinelli fu edificata tra il 1109 e il 1119, e portata poi a 97 metri di altezza. La torre del Garisenda, alta 60 metri, costruita tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII, fu abbassata a 48 metri e pende a causa del cedimento del terreno durante la costruzione. A Bologna se ne contavano oltre 100, in un quadro politico, allora, attraversato dalle investiture filo – papali e filo – imperiali: l’eterna lotta del predominio della città tra Chiesa e Stato. Potere, simbolo di offesa, identità e magnificenza urbana, le torri dentro le fortificazioni medioevali delle città italiane le possiamo ritrovare negli affreschi e nelle tavole di diversi autori, in particolare Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in città, 1338-1340, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena.