Lettura opera sul quaderno di Arte. Testo e disegno. Clil – Storia Arte e Inglese. Esame di Maturità. Liceo “Cotugno” – L’ Aquila.

“Il sogno di Dante” ( titolo completo dell’opera: Dante’s Dream at the Time of the Death of Beatrice) è un dipinto (olio su tela, cm 216 × 312,4) realizzato nel 1871 dal pittore e poeta britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti, Dante Gabriel Rossetti, ed attualmente conservato presso la Walker Art Gallery, di Liverpool, nel Merseyside, in Inghilterra.Dante Gabriel Rossetti ha una profonda ammirazione per le opere dantesche, tanto che alla “Vita Nuova” si ispirano altri dipinti come “Beata Beatrix” (anno 1870), “Saluto di Beatrice” (anno 1859-1863).Per la realizzazione del dipinto Dante Gabriel Rossetti trae ispirazione dal poema “La Vita Nuova” (Vita nova) di Dante Alighieri nel quale il sommo poeta racconta in prosa il suo amore per Beatrice, (l’incontro, il saluto e infine la morte dell’amata) presumibilmente identificata in Beatrice Portinari, giovane ragazza fiorentina, figlia del ricco banchiere Folco Portinari, il quale aveva sei figlie e viveva a Firenze in una casa vicina a quella di Dante Alighieri.

Il dipinto “Il sogno di Dante” raffigura il sommo poeta, in piedi, davanti al letto dove giace Beatrice morente mentre stringe la mano di un angelo dal vestito rosso chinata per dare l’ultimo bacio a Beatrice. Ai lati vi sono due figure femminili in abito verde che reggono un drappo di stoffa con il quale coprono il corpo di Beatrice. Lo sguardo di Dante, dal quale emerge una profonda tristezza e malinconia, è esclusivamente rivolto verso la donna amata. Sul pavimento sono sparse delle rose che simboleggiano l’amore verso Beatrice.Nel dipinto “Il sogno di Dante” la figura di Beatrice è modellata sulle sembianze di Jane Burden, moglie di William Morris, mentre Annie Miller, all’epoca legata al pittore William Holman Hunt, è stata la modella per le fanciulle in vestito verde.

Dante Gabriel Rossetti, nato Gabriel Charles Dante Rossetti (Londra, 12 maggio 1828 – Birchington, 10 aprile 1882), fu un pittore e poeta britannico, tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti insieme a William Hunt, Ford Madox Brown e John Everett Millais. Figlio di un letterato italiano trasferitosi in Inghilterra nella prima metà dell’Ottocento, fu allevato dal padre nel culto di Dante. A Dante si ispirò nella sua pittura, ricca di simbologie misteriose. Nel caso di Rossetti, la pittura e la letteratura collaborano strettamente nella realizzazione delle opere, nelle quali il pittore ricreò un mondo medievale fantastico e romanticamente idealizzato.

In questo dipinto, il Rossetti si ispira alla “Vita Nuova” di Dante Alighieri, al brano in cui il sommo poeta “sogna” la morte di Beatrice; raffigura due donne che ricoprono il corpo di Beatrice con un velo. Il poeta appare nell’atto di essere condotto da “Amore” a guardare il corpo di Beatrice, mentre si china per baciarla. Dante fissa l’amata con espressione di profonda tristezza, mentre una corona di angeli porta in cielo lo spirito di Beatrice. La vita di Rossetti subì una svolta terribile con la morte della moglie Elizabeth Siddal, che era stata in precedenza sua modella, morta suicida per una dose letale di laudano, causata da una forte depressione per aver dato alla luce un figlio morto. Rossetti seppellì un plico con le sue opere poetiche incompiute insieme al suo corpo e cadde in depressione: in questo periodo, avvertendo affinità con la propria vicenda, si dedicò soprattutto alle opere dantesche e al tema della morte di Beatrice. Risalgono a questo periodo opere come Beata Beatrix, pietra miliare del Simbolismo.

Per Dante Gabriele Rossetti, la morte dell’amata Elizabeth rappresentò il declino irreparabile della sua esistenza. Infatti, alcool e droga minarono inesorabilmente il suo corpo, anche se l’artista continuò a dipingere esclusivamente figure femminili ispirate alla moglie defunta. Nel 1872, a dieci anni dalla morte di Elizabeth, preso dallo sconforto ingoiò una intera bottiglia di laudano, fino a che mori nel 1882.Oltre ad illustrare episodi della Divina Commedia (come quello di Paolo e Francesca), egli tradusse per il pubblico inglese gli antichi poeti italiani. Per questo Rossetti incarna molto bene la figura del letterato-pittore, che unisce in sé la competenza nei due diversi settori artistici.