La Terra Dello Zafferano

Tradizione popolare e coltivazione dello zafferano nell’altopiano di Navelli

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Anno 1991
L’intervento della ricerca sul campo, nell’ambito del progetto UOMO-AMBIENTE si è reso necessario, oltre che nell’intento di documentare e catalogare aspetti della cultura popolare attuale, anche in presenza di una riduzione della coltivazione dello zafferano, oggi impiantato nell’altopiano di Navelli in pochi appezzamenti, al fine di realizzare una lettura di un sistema economico ad essa collegato, ultimo segmento di un imponente fenomeno che ha caratterizzato nel corso dei secoli l’economia della provincia di L’Aquila. La permanenza della pianta dello zafferano ha segnato e stratificato la memoria degli antenati, le tecniche di lavoro, i rituali, gli oggetti: modelli culturali e ultimi documenti ancora esistenti.

” …Questi libri non vanno collocati come muta testimonianza delle biblioteche, accanto a pubblicazioni che proliferano quotidianamente dalle varie case editrici. Questi libri riguardano i vostri padri, voi, il vostro essere nel mondo, il significato della nostra esistenza, vi tracciano la storia di sofferenza e dolori, di speranze e angoscie dalle quali siete nati e per le quali vivete. Sono, cioé sangue del vostro sangue ed in questo senso sono libri che vanno rispettati profondamente. Queste parole spesso semplici di narrati orali, sono parole pesanti come pietre… la storia vera è la storia delle grandi folle di umili che sono vissute, per esempio, intorno allo zafferano. E sono questi gli uomini che hanno costruito il tempo, e sono questi gli uomini che noi dobbiano salutare come quelli che ci fanno esistere…”

Brano dell’intervento di presentazione del volume dell’antropologo Alfonso Maria Di Nola. Navelli, maggio 1991.

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Collana UOMO-AMBIENTE. 2° volume.
Amministrazione Provinciale di L’Aquila. Assessorato alla Cultura.

Pagine: 248
Capitoli: 4
Formato: 29 x 25
Anno: 1991
Area geografica: Altopiano di Navelli (AQ)

Il contenuto: la ricerca, oltre alle fonti colte: gli statuti, i documenti storici ed archivistici, ha voluto riflettere sugli ultimi protagonisti di questa vicenda secolare, essenzialmente sulla realtà della famiglia contadina, dando loro il ruolo di rappresentare la storia locale della coltivazione dello zafferano.

La ricerca: l’intento è stato quello di documentare e catalogare aspetti della cultura popolare attuale, anche in presenza di una riduzione della coltivazione dello zafferano, al fine di realizzare una lettura su un micro sistema economico ad essa collegato, ultimo segmento di un imponente fenomeno che ha caratterizzato l’intera economia della provincia di L’Aquila.

Il volume: fotografie a colori e bianco e nero, rilievi metrici, disegni sul campo, testi, ricerca storica ed antropologica, ricerca sulle fonti documentarie dello zafferano, cartografia d’epoca, mappe catastali, documenti provenienti da collezioni private, ricerca presso l’Archivio di Stato, ricerca bibliografica, ricerca sui valori ambientali del paesaggio, ricerca botanica sulla pianta dello zafferano, fotografie d’epoca e oggetti d’uso sulla coltivazione dello zafferano, collezioni private di documenti inerenti il commercio dello zafferano, mappe catastali e topografiche dell’altopiano, immagini aeree, ricerca presso l’Istituto Luce, Roma.

Edizione: Provincia di L’Aquila

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