La prospettiva, la più ampia, che si dilata per una maggiore comprensione del proprio sé, metafora dell’esplosione fisica e mentale. Le sfide e la fatica, la calma e il distacco apparente dalla montagna. Il cambiamento è in atto, almeno in quella capsula emotiva che porta su in quota tra la forra e i blocchi calcarei, e il bosco autunnale luogo misterico abitato da creature sempre in ascolto… Apparentemente insormontabili le torri della montagna ci sovrastano, si ridimensionano man mano che si sale, non sono ostacoli ma sfide continue su un pendio impervio che è crescita personale, divenire, esserci lì, e non altrove…









































































































