Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Lentamente le mandrie risalgono il crinale della montagna, si tengono nel versante nord che si affaccia sul bosco del Chiarino e attraversano fino a sera l’intera dorsale di gobbe, fenditure e anticime alla ricerca dei prato-pascolo fresco e migliore, stabile, non battuto dal sole. Sul crinale di monte Jenca la lunga dorsale di cime avvolte da praterie, allineati i rilievi quasi a disegnare una lunga linea sommitale, e avvallamenti, depressioni e creste rocciose parallele a monte Corvo, l’enorme cresta di dinosauro che sembra alzarsi, calcareo e compatto orienta la lunga frastagliata inquieta dorsale fino a Campo Imperatore, ma che inizia da qui.