Testo e fotografia di Vincenzo Battista.

Cocullo, situato al confine della valle Peligna con la Marsica. Il viaggio della conoscenza sui rilievi di monte Catini (1.319 metri s.l.m.), e la cintura della dorsale che rivela perimetri di stazzi fortificati con pietre a secco,  capanne a tholos, mandroni in pietra che seguono l’ordo delle doline, cumuli in pietra tolti dai terreni un tempo coltivati, percorsi segnati dai recinti in pietra: una geografia spaziale di uso e conoscenza del paesaggio montano. Un adattamento al contesto ambientale con l’utilizzo della pietra tolta dal paesaggio, necessaria, per l’allestimento dei manufatti utilizzati per il ricovero di uomini e mandrie. Le povere economie locali sono storicizzate in questi luoghi, che ancora oggi segnano un territorio sconosciuto ma di grande importanza per le valenze di cultura materiale che trattiene.