Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La captazione delle sorgenti del Ruzzo, costruire un acquedotto, portare l’acqua a Teramo. Il primo studio è del 1912, i comuni che aderirono: Castellalto, Cermignano, Penna Sant’Andrea, Forcella (Teramo), Notaresco e Cellino Attanasio. Nel 1929 l’inizio dei lavori progettuali attuativi e le ricognizioni in loco. Un’opera sopratutto per la città di città di Teramo che nella fine dell’Ottocento denunciava il rischio di colera per l’approvvigionamento idrico e la salute pubblica. Complessi problemi, molteplici difficoltà per l’area geografica impervia presa in esame. Completare la gigantesca opera in pochi anni. Il 12 marzo del 1934 l’inizio dei lavori per le opere di adduzione che il governo fascista aveva appaltato a numerose ditte. La modernità dell’opera idraulica, le tecniche di scavo, il grande cantiere nella montagna.