Testo e fotografia Vincenzo Battista.

I pezzi ritrovati in legno di faggio, del giogo, appartenuto a Luigi Barbati, costituiscono una testimonianza sulla cultura degli oggetti d’uso nei lavori agricoli di Secinaro. Il giogo, attraverso gli ancoraggi e gli anelli in ferro battuti dal fabbro del paese, veniva utilizzato per tenete i buoi (al collo) nei vari lavori nelle campagne. La coppia di animali restava bloccata nella conduzione con lo stesso asse di legno mantenendo i buoi alla distanza stabilità. Al giogo era attaccato l’aratro in legno, con un lungo asse, per la lavorazione quindi dei campi.

Luigi Barbati, nato a Secinaro il 28 12 1869. Morto all’età di 76 anni, il 26 ottobre 1946. Agricoltore. Luigi è il nonno di Luigino Barbati, punto di riferimento per i miei brani e le ricognizioni sul Sirente e Secinaro.