Le folaghe del lago di Campotosto (Aq).

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

L’elicottero senza portellone (sembra di essere sospesi nel vuoto) vira, si inclina su un fianco, scende di quota, punta il muso su quella grande massa distesa d’acqua: attimi che mi tolgono il fiato. Sì, continua ad abbassarsi, cerca una sorta di planata sull’acqua ma, le folaghe, una nutrita colonia che sverna sul lago di Campotosto, prima ferme sul pelo dell’acqua, iniziano poi a sbattere le ali, viceversa loro prendono quota, leggermente escono lasciandosi dietro schiuma e tracce del loro “decollo” tra le acque dai riflessi turchesi e il cielo che si specchia dentro il bacino di Campotosto. Che spettacolo!