Testo e fotografia Vincenzo Battista.
Il paesaggio dei Beni ambientali, l’estetica della natura, l’elaborazione di una percezione dell’Abruzzo interno: il Sirente, versante nord. I Prati. Tutto sembra distante qui, non più riflesso e contaminato osservando lo scenario, ma resta il dominio incontrastato dei luoghi e la loro imprendiscibilità. La luce e la montagna. Scendiamo di quota, il borgo di Secinaro e un presidio certo: il cibo preparato da Luigino Barbari nel suo casale. Una sorta di frontiera dell’alimentazione dove spirito dei luoghi e accoglienza caratterizzano, ancora oggi nel disteso paesaggio dei Beni ambientali, la salvaguardia e la protezione del cibo: la sua cultura in un borgo esclusivo.
Il presidio del cibo a Secinaro nei piatti locali e nell’alimentazione di Luigino Barbati.
Il cibo.
Brodo di tacchino con erbe aronatiche e tagliolini all’uovo.
Fettuccine semola di grano duro, con funghi misti portici, ragù di vitello e maiale con erbe aromatiche del Sirente.
Arista di maiale al forno con crema preparata, salse locali, erbe aromatiche.
Salsicce locali, cime di rapa, patate e broccoli.
Verdure, cavoli e broccoli, erbe aromatiche.
Patate ” gnocche” in bianco, lesse, con crema di cipolla, lauro e cipolla, formaggi locali.