Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Integrata con l’Oratorio di San Pellegrino, la chiesa di Santa Maria Assunta, nel borgo di Bominaco, era inglobata nel monastero intorno all’anno 1100. In stile romanico con elementi barocchi al suo interno, una pianta a tre navate e tre absidi edificati sulla roccia calcarea. La statua di Santa Maria Assunta esce dalla chiesa nella processione del 15 agosto. Il rito traduce una serie di segni devozionali ed ex voto che la comunità locale conserva nella memoria collettiva dentro le case, sopra il tavolo, nella sala e nelle camere, nei corridoi delle abitazioni. Il passaggio della processione compie una traduzione, perimetra le azioni, i gesti e la trasmissione della tradizione orale compiuti nel paese, e pertanto conservati. Dentro le case di Bominaco gli oggetti della devozione lavorati anche ad uncinetto, una sorta di costruzione della memoria in definitiva di eventi miracolosi nel paesaggio circostante, non solo verso quella statua della Madonna, che transiterà davanti ai portoni e alle finestre nel luogo della devozione popolare mai estinta.