Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Assecondando il modulo architettonico e perché no anche quello musicale degli spartiti, Vasari, che aveva visto e apprezzato “lo Spedale degli Innocenti” realizzato da Brunelleschi a Firenze, porta a compimento il loggiato commissionato da Cosimo I dé Medici. Sull’ impianto medievale della piazza di Arezzo, alla sua sommità, il progetto di Giorgio Vasari del 1573 vede la luce nel 1595. Equilibrio, linee architettoniche essenziali e pure, il loggiato con una grande cornice e alla sommità le finestre, il lungo porticato dove si aprono i due ingressi, la breve scalinata frontale di accesso e le botteghe con le spallette per l’esposizione delle merci, il complesso longitudinale fronteggia la piazza del Praticino. Linearità ed equilibrio dei volumi in pietra arenaria locale, i pilastri, le cornici marcapiano, gli archi a tutto sesto e le finestre con il timpano ed arco ribassato. Sotto il portico le volte a crociera. Un intervento imponente nella piazza medioevale al contempo delicato e sapiente, ma che non destabilizza il principio urbanistico della città medioevale di Arezzo.