Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La Valle del Vasto, incisione carsica nella fascia pedemontana del Gran Sasso d’Italia, dorsale occidentale – settentrionale. 12 chilometri di lunghezza, a circa 1000 metri di quota. Paesaggio dei beni culturali in una natura selvaggia e poco conosciuta. Il Guasto, antico castello, poi sito fortificato che accoglieva un borgo di una piccola comunità che concorse alla fondazione della “città nova” di Aquila. Dal X secolo i documenti che attestano San Pietro della Jenca e tre insediamenti religiosi nella stretta valle: Ecclesiam S. Marie de Guasto, S. Petri de Guasto, Ecclesiam S. Nicolai de Genca. Vasto o Guasto si ritiene che abbia un significato in “deserto”. Dell’antico borgo fortificato è stata restaurata la chiesa di Santa Maria del 1313, adiacente alla masseria Cappelli che svolgeva attività agricole in alta quota e di allevamento. Sono ancora presenti le tracce evidenti dell’antico castello e di un opificio lungo il corso del torrente del Vasto.