Fotografia Vincenzo Battista.

Casa Carducci a Bologna: luogo dell’anima e degli affetti più saldi. Fu il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1906.

La casa di Giosuè Carducci a Bologna, nelle immagini con gli arredi e le suppellettili originali, è quella dove lo scrittore ha abitato dal 1890 fino alla morte (1907) raccogliendo e organizzando un cospicuo patrimonio di memorie e di cultura.

L’istituto Casa Carducci cura e promuove la conservazione, la fruizione pubblica e lo studio della biblioteca-archivio dello scrittore, nonché la valorizzazione della casa museo e del giardino monumentale che la circonda. Inaugurata il 6 novembre 1921, Casa Carducci si è aperta in seguito alla vicenda della scrittura novecentesca e contemporanea attraverso l’acquisizione di librerie e archivi di studiosi e di intellettuali attivi a Bologna e di significativo valore per la cultura letteraria italiana.Primo poeta dell’Unità, «esploratore di storia letteraria» italiana ed europea, come era solito autodefinirsi, filologo e critico militante, promotore instancabile di eventi culturali destinati a ‘formare’ il nuovo Stato uscito dal processo risorgimentale, «grande istitutore» dell’Italia unita, Giosuè Carducci è un indiscusso protagonista del nostro Ottocento.è

Luogo dell’anima e degli affetti più saldi – la famiglia, gli amici, i colleghi e la scuola prediletta – non stupirà allora che proprio alla città adottiva Carducci abbia legato il patrimonio di una vita: i libri amorosamente raccolti lungo l’arco dell’intera esistenza, insieme alle carte, all’archivio consultabili oggi, qui, nell’ultima dimora abitata a Bologna.