Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La fortezza di Civitella del Tronto, 600 metri di quota, strategica nella concezione dei confini settentrionali del viceregno di Napoli. Opera di alta ingegneria militare, ubicata su un costone carsico, è questa un’area difensiva di 25.000 mq. che si allunga sulla linea di crinale di oltre 500 metri sulle curve di livello del terreno. Ma prima della rocca Aragonese, le preesistenze medioevali nei rinvenimenti dell’edificato. Nella metà del ‘500 la definitiva costruzione della fortezza come oggi appare. Poi gli Asburgo, e infine i Borboni, l’assedio dei Francesi nel 1806 e i Piemontesi nel 1860/61. Lasciata in abbandono, saccheggiata nella sua muratura, depredata a abbattuta in parte per ricavarne materiali da costruzione per il borgo sottostante. La cortina difensiva, i camminamenti coperti, le piazze d’arme per i raduni militari, le cisterne per l’acqua, il palazzo del governatore, la chiesa di San Giuseppe, i locali della caserma dei soldati e ufficiali, la stanza della tortura e infine in museo delle Armi.