La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Nel 1911, in occasione dell’Esposizione Internazionale di Roma, venne costruito l’edificio che accoglie la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e poi, nel 1933, ci fu la duplicazione degli spazi espositivi per raccogliere le numerose opere acquisite e le donazioni, soprattutto quelle riferite al ‘900. Le dotazioni della Galleria: 20.000 opere, correnti artistiche, disegni, sculture, istallazioni, arte italiana e straniera con collezioni dal XIX secolo a oggi. Dal Neoclassicismo all’ Impressionismo, fino alla Scuola romana. Nelle sale il Divisionismo, le Avanguardie storiche, il Surrealismo e una ricca dotazione di opere dagli anni ’20 agli anni’40. Nel 2016 venne presentato al pubblico un nuovo allestimento all’interno delle sontuose sale espositive: si riducono le opere precedentemente esposte e si compendia una nuova lettura dell’opera d’arte non più basata su un ordine cronologico, ma su un nuovo concetto di fruizione e semantica delle arti visive: “Time is out of soint”, versi di William Shakespeare, è l’incipit che designa il nuovo tempo della Galleria, flessibile, ma fermo nella sua memoria. Si entra in un nuovo paradigma, poiché ogni opera d’arte è figlia del suo tempo, ma in eterno “dialogo” con il mondo degli uomini e la loro sete di conoscenza antropologica. Non più quindi epoche e datazioni, didattiche, che si susseguono, così nella visione precedente museale espositiva, ma forme dell’arte come sedimenti della storia delle arti visive comunicative, che dialogo costantemente tra loro…

Il nostro attico al Colosseo