Testo e fotografia Vincenzo Battista.

A Nord- Ovest della barriera della Conca di Montereale, il territorio di Capitignano e i conoidi di deiezione con la vegetazione appenninica in particolare di castagni. I torrenti Riezzano e Pago e le sorgenti a monte dei conoidi, a circa 1600 metri, costituiscono un habitat inesplorato per la conformazione stessa delle valli strette e impervie da percorrere. La stazione di gamberi autoctoni sancisce la qualità incontaminata dell’ambiente. Tracciati di vie precorse un tempo da animali da carico in direzione della montagna per il raggiungimento dei boschi da taglio, muretti a secco di arenaria alzati ai limiti dei camminamenti, sono le permanenze antropiche nell’utilizzo del bosco ceduo di quercia, faggio e cerro.