Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Nel 1507 viene commissionato il progetto a Michelangelo da parte degli Operai di Santa Maria del Fiore per il completamento del tamburo della Basilica, lasciato così da Filippo Brunelleschi e mai ultimato. Insieme a lui la commessa viene inoltrata a Giuliano da Maiano, Giuliano e Antonio da Santagallo il Vecchio e Baccio d’Agnolo. Bisognava perfezionare e rivestire il tamburo con un allestimento architettonico e decorativo. Michelangelo realizzò un modello ligneo. La commissione decretò la scelta finale che cadde sul progetto del Santagallo e Baccio d’Agnolo. Dal modello da loro presentato si passò all’esecuzione finale. Nel ballatoio del tamburo una parte – porzione (1513) fu rivestito in pietra dai due artisti (ancora si può osservare nella parte prospiciente in Via del Proconsolo della Basilica), ma l’intero tamburo non venne mai a conclusione nella sua interezza. Michelangelo della sua esclusione si ritenne danneggiato e offeso tanto da dichiarare che si era realizzata un “Gabbia per grilli…”.

La “gabbia dei grilli”, così la definì Michelangelo infastidito prima di essere stato escluso