Michelangelo Pistoletto e “l’infinito” delle arti visive… La mostra a Bologna.

L’ossimoro, la creazione di una figura retorica in senso contrario, ma per i linguaggi, adesso: gli accadimenti delle arti visive, subliminali proviamo a pensare. Papa Gregorio XIII personaggio storico, emblematico e di forte carisma di Bologna, e Michelangelo Pistoletto che sfida la storia, il tempo, quell’attimo che è già passato… adesso.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Si vuole accostare a papa Gregorio XIII Michelangelo Pistoletto, come una sorta di Giano dio bifronte. Linguisticamente, l’artista, che viene dall’arte povera, concettuale e dal movimentismo delle scuole di formazione innovativa degli anni ‘60 del Novecento, e così conosciuto come maestro, apre una nuova visione, un varco dialogante con la dimora storica di palazzo Boncompagni a Bologna: le sue istallazioni oniriche e di pensiero. Il tempo trascorso e “l’infinito”, i valori, la ricerca personale delle tangenti nell’universo dei linguaggi visuali in questo incontro meta – storico e subliminale. L’arte contemporanea è con l’arte del passato: questa una citazione della mostra, che racconta oggetti e forme “in combinazione” con parole mute, inespresse, ambientazioni visive, artificiali sono lì, nelle sale espositive in dialogo costante nell’intendimento di Pistoletto per proiettare i nuovi canoni visivi. La mostra di Pistoletto, tra volte affrescate, pavimenti in pietre antiche cosmatesco, grandi camini decorati, pitture seicentesche e mobili pregiati di collezione, scale elicoidali in pietra dal disegno raffinato, oggetti preziosi, stampe calcografiche antiche, rimbalza e buca con le sue installazioni gli ambienti colti e raffinati della dimora storica, poiché “l’infinito” è mentale, percezione, vive un luogo certo e poi scompare, elettivo marca la sua presenza con oggetti improbabili e tutto intorno lo sfarzo decorativo del palazzo tardo cinquecentesco nei canoni espressivi che gli appartengono, e bisogna essere preparati per capirne l’odore è quella luce dei confronti… al centro di Bologna, oltre Pistoletto.

Riccardo Trentin, addetto alle relazioni con i visitatori, manifesta una eccellente preparazione nel quadro delle arti visive contemporanee.