Napoleone e il mito della città di Roma. La mostra nei Mercati di Traiano. Musei dei Fori Imperiali.

Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Napoleone e il modo classico, la sua formazione giovanile, e poi la propaganda politica e l’annessione all’Impero di Roma dal 1809 al 1814, gli scavi archeologici compiuti, l’organizzazione urbanistica della città e tanto altro nella mostra “Napoleone e il mito di Roma”. Napoleone si percepisce come un imperatore romano, una divinità greca, un condottiero del passato e tutto questo è reso visuale nelle sculture, stampe, medaglie, dipinti, oggetti della cultura artigianale minore. Il messaggio del potere, l’autocelebrazione e le conquiste militari illustrano il percorso biografico di Napoleone verso la divinizzazione della sua figura. Le arti visive in quell’Europa conquistata e occupata quindi lo celebrano in termini anche maniacali, continui e costanti: l’eroe non ha più confini dopo aver sottomesso popoli e nazioni da cui ne trae la sublime incoronazione con la benedizione di papa Pio VII. L’apice, il compendio e la summa sono quindi nei simboli che il percorso espositivo ci offre, in attesa che il Louvre e le alte istituzioni culturali della Francia ci restituiscano molte opere d’arte (ancora mancanti, sfuggite allo scultore Antonio Canova, incaricato da papa Pio VII Chiaramonti ) che l’Italia attualmente attende, a seguito del saccheggio operato dall’occupazione del Bel Paese. Fu definito dal Duca di Wellington” Il ladro d’Europa.”