Testo e fotografia Vincenzo Battista.

“Terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi, inondazioni, diluvi, mutando di colpo, con la faccia della terra, il corso delle società umane, le hanno combinate in modo nuovo, e queste combinazioni, le cui cause prime erano fisiche e naturali, sono divenute, col tempo, le cause morali che mutano lo stato delle cose”

Jean- Jacques Rousseau.

L’archeologia moderna, Pompei, e nel 1748 i Borboni. Ma prima, 1700 anni prima, l’eruzione del vulcano che seppellì il centro urbano e la vita quotidiana di Pompei. Gli spazi collettivi, la cultura delle giornate trascorse, i riti domestici, la città così antica in crescita e polo culturale di Roma, in definitiva, vennero sepolti… Pompei, il sito archeologico più importante del pianeta. La mostra documentaria racconta la vita della città vesuviana, le sale delle domus e delle terme, le suppellettili e i reperti organici, i calchi dei corpi, pitture, affreschi, oggetti quotidiani e allegorie della vita di tutti i giorni.  Tutto accadde del 79 dopo Cristo..

Il quadrante dei disastri tellurici ed eruttivi dei vulcani si sposta, alla riscoperta dell’insediamento di Akrotiri a Santorini che nel 1967 venne rivisitato e scoperto sotto una coltre di cenere. Un decimo del sito è stato scavato. L’antico centro minoico, andato in pezzi dall’eruzione a metà del II millennio avanti Cristo, che a seguito di un’eruzione modifico l’antica cultura del Mediterraneo, gli scambi commerciali, il polo insediativo. Sepolti sotto la cenere vulcanica, edifici, affreschi, ceramiche perfettamente conservati e restituiti oggi nella mostra documentaria. Pompei e Santorini a confronto. Da quasi 2000 anni. Come a Pompei, i preziosissimi reperti permettono di leggere una civiltà ricca e complessa e i suoi tratti distintivi recuperati con le campagne di scavo. L’eruzione non causò solo il crollo delle case, ma venne meno un’intera epoca dinastica.

La mostra: tematiche in un confronto fra i due siti antichi. Due complessi insediamenti umani seppelliti dalle eruzioni e rimersi. Inoltre, le opere d’arte moderna e contemporanea: da Turner a Damien Hirst, da Valenciennes, Warhol, Burri a Giuseppe Penone. Oltre l’archeologia, oltre il tempo…