Secinaro,nel Parco regionale Sirente – Velino.

Fotografia Vincenzo Battista.

Il paesaggio e il luogo della neviera del Sirente, il culto di Sant’Antonio Abate, la processione alla “Croce”, il carnevale, il lago e i prati del Sirente, la raccolta della legna.

 

Il Sirente: una lunga massa dolomitica che si estende per circa 12 km. nel versante nord-est, dai nomi avvolti dal mistero: canalone Scurribile, valle Lupara, Peschio Fracido, Inserrata, Majori che scendono fino alla grande fascia boschiva di faggio che sembra abbracciare la montagna. Sorvoliamo le imponenti pareti che evidenziano le nicchie di antichi ghiacciai, mentre cerchiamo il sito della neviera, localizzata a quota 2000 metri, tra le creste e le cuspidi delle sue innumerevoli vette che scendono sui due versanti dissimili : a nord – est la montagna ha una parete di circa 700 metri che precipita fino alle aree geografiche della Media Valle dell’Aterno e la Valle Subequana; a sud ovest, con una lunga gobba, scende fino al grande bacino dell’area geografica del Fucino. Continua la ricognizione, con una lunga virata cerchiamo l’allineamento con il massiccio nonostante il vento di vetta, fortissimo, scuota l’aereo e io, con il corpo fuori dal finestrino del velivolo, per fotografare, inizio ad accusare, nonostante le protezioni, un principio di congelamento alle mani.

 

Testo in inglese di Piera Badia

The Sirente: a long, dolomite-like massif spanning for over 12 km along the North-western side, with names of mysterious origin: canalone Scurribile, valle Lupara, Peschio Fracido, Inserrata, Majori, coming down to the wide forested areas embracing the mountain below. We fly over the majestic rock walls, where the sites of pristine glaciers can be seen, while searching for the neviera, located at an altitude of 2000 meters, among the crests and the many peaks down along the two so different sides: in the north-west the mountain drops for 700 meters down to the Middle Aterno and the Subequana Valley; to the South-West, with a long curve, slopes gently to the wide Fucino area. The exploration continues, with a wide turning we try to fly parallel to the massif, in spite of a powerful front wind from the mountain top that shakes the plane; while leaning out of the plane window to take photographs, in spite of warm protections, my hands start freezing.

 

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