Testo e fotografia Vincenzo Battista.

La città delle reliquie di San Nicola. Bari e la sua Basilica cristiana e ortodossa, sito interconfessionale d’incontro tra Oriente e Occidente. Il Castello svevo di Bari fortezza risalente al XII secolo, oggi sede museale.

Attribuito al re normanno Ruggiero II, il Castello sorge nel 1131 su preesistenti strutture bizantine. Nella seconda metà del XIII secolo, Carlo d’Angiò interviene per rafforzare la struttura Castello. Il nucleo centrale con il cortile, normanno-svevo, è a pianta trapezoidale, tre alte torri angolari bugnate. Il portale definito federiciano conduce nel cortile centrale.

Nel XVI secolo, Isabella D’aragona modifica il Castello con le postazioni di artiglieria e la cinta muraria bastionata. In questa fase l’interno del Castello assume l’aspetto di una dimora d’impianto rinascimentale, la doppia rampa di scale unisce il pian terreno al piano nobile. Bari è dominio romano nel III secolo a. C. – municipium sulla via Traiana.

Sede episcopale nel IV secolo, Bari contesa tra i Longobardi e Bizantini. Successivamente gli Arabi (847 -871) e i duchi longobardi di Benevento (875). Poi i bizantini, i saraceni assediano la città liberata dai veneziani nel 1002. Fu assediata dai normanni (1071). Le spoglie di San Nicola di Myra furono portate nel 1087. Nel 1098 papa Urbano II riunì il concilio a Bari, nella cripta di san Nicola. I temi: la chiesa ortodossa, la chiesa romana, il Grande scisma.