Testo e fotografia Vincenzo Battista.

Il 31 dicembre 1855, in via dell’Acqua, nella casa paterna di San Mauro di Romagna nasce Giovanni Pascoli. Il padre Ruggiero lavorava come amministratore presso la tenuta del principe Torlonia. Ruggero, padre carismatico, irreprensibile, la madre Caterina sensibile e premurosa verso il figlio Giovanni. Il 10 agosto 1867 il padre Ruggiero viene assassinato da due uomini in un fosso della Via Emilia. Alcuni, guardando la cavallina con il calesse che procedeva incerta, recuperarono il cadavere del padre di Giovanni che fu portato a Savignano, nell’ospedale civico. Questa tragedia segnò per tutta la vita la produzione letterario di Pascoli. Villa Torlonia, denominata storicamente appunto “La Torre”, è oggi il parco della poesia, memoria pascoliana, museo multimediale. Il percorso dedicato alla natura e al testo poetico, alla complessità dell’universale e “cosmica” della poesia ( vedi Leopardi) di Pascoli. Suggestioni mediatiche e cinetiche, suoni e testi fuori campo, narrazioni intercalate alle immagini che rincorrono il desidero della trasfigurazione della memoria resa parola, la poesia appunto sintesi e “oltre” del comune sentire. Il ricordo pascoliano, le stagioni, i dettagli della natura alla ricerca delle espressioni avvolgenti e inedite. Il mistero, l’uomo e la sua inquietudine, il peso di una vita che muta e travolge tutta la famiglia, “Il nido”, lo smarrimento, l’abisso e infine la poesia, su tutto e tutti “La cavalla storna” “corridoio” semantico del dolore nel giovane Pascoli, profondità senza tempo dell’elemento sensoriale in un testo poetico.